FIDO e MICIO lo preferiscono cotto

L’usanza di alimentare i nostri amici 4zampe con carni e frattaglie crude apparteneva alla tradizione contadina, poco avvezza a crocchette, scatolame e affini. La vasta gamma di prodotti preconfezionati viene oggi incontro alle diversità di taglia, età e patologie di cani e gatti & C. e propone petfoods comodissimi da usare e completi dal punto di vista nutrizionale.
Società e cultura si sono evolute negli anni e la cottura dei cibi ha accompagnato questo trend; certe mode ”crudiste” di ritorno possono perciò creare rischi per la salute degli animali da compagnia e dei loro custodi umani.Le diete “B.A.R.F.”, nate in USA e poi diffuse in Europa ne sono un esempio; vediamo perchè.

Sul termine “B.A.R.F.” si leggono svariati acronimi quali: “Bones And Raw Foods” (ossa e alimenti crudi) and “Biologically Appropriate Right Feed” (mangimi giusti e biologicamente appropriati). Si tratta di diete basate su una concezione filosofica del nutrire il proprio animale domestico secondo l’idea di un ritorno ad un regime alimentare più naturale e vicino a quello della loro condizione “selvatica”. Vengono quindi utilizzati pasti a base di carne, frattaglie, ossa polpose, cartilagini, tutti rigorosamente crudi, con integrazione di verdure per renderli completi sotto il profilo nutritivo. Il mercato del petfood si è adeguato mettendo in commercio preparazioni pronte all’uso e facilmente reperibili anche su internet.

Secondo recenti studi ed esami di laboratorio su campioni di prodotti B.A.R.F., sussistono però rischi biologici.
Dalle analisi eseguite infatti sono stati identificati vari batteri patogeni come Salmonella, Listeria monocytogenes, E.coli e parassiti: Sarcocystis (cruzi e tenella) e Toxoplasma gondii.
Salmonella è un batterio che può contaminare carne, pollame, uova, latte e latticini, ma anche frutta e verdura. Fortunatamente è poco resistente al calore per cui il normale trattamento di cottura la disattiva.
Listeria ha un surplus di pericolosità perché sa replicarsi anche a temperature basse e quindi la refrigerazione non ne garantisce il fermo biologico.

Di conseguenza è evidente la pericolosità dell’esposizione a tali patogeni a causa di fenomeni di disseminazione nell’ambiente, di cross-contaminazione e manipolazione impropria degli alimenti crudi.

Com’è noto, infatti, vi sono batteri e parassiti che possono passare dall’uomo agli animali e viceversa (cd zoonosi) e la cui presenza negli organismi, a volte “silenziosa”, consente una grande diffusione ambientale.
Quando però la malattia si manifesta, i sintomi sono prevalentemente gastroenterici (nausea,vomito,diarrea ecc) con febbre e compromissione dello stato generale del soggetto; Listeria può provocare anche danni neurologici nei soggetti immunodepressi e nelle fasce di popolazione “sensibili” (donne gravide, feti, anziani, neonati).
Una nota della “FDA” (Food and Drug Administration ) rivolta ai consumatori ribadisce giustamente la criticità del problema legato alle B.A.R.F. : “l’alimentazione degli animali da compagnia con cibi crudi non è in linea con gli obiettivi di protezione della salute pubblica da rischi sanitari significativi”.

Ben sappiamo che la cottura delle carni e delle frattaglie ha lo scopo di eliminare il rischio microbiologico e parassitologico insito nel prodotto crudo; perché allora far uso di pratiche alimentari che non seguono le buone prassi igieniche?
Questa “moda” potrebbe infatti vanificare lo sforzo (e il costo) sostenuto dai detentori di cani e gatti per mantenere igienico l’ambiente domestico, sano e vitale l’animale, e persino la propria salute.

Giovanni Ballarini, illustre accademico di fama internazionale, lancia una provocazione: “Mangiare crudo: nuova cultura o incultura?”
Facciamo dunque attenzione a non perdere le conquiste fatte nel campo della sicurezza alimentare… E se vogliamo informarci, utilizziamo fonti sicure; le fake news e le conoscenze scientifiche piegate agli interessi degli speculatori sono sempre in agguato!

 

 

Riferimenti bibliografici:
-“FDA’s Advice: Know the Risk of Feeding Raw Foods to Your Pets”FDA Consumer Update, June 30, 2014.
-“Investigation of Listeria, Salmonella, and Toxigenic Escherichia coli in Various Pet Foods”, Nemser Sarah M. et al., Foodborne Pathogens and Disease, 2014.
-“Zoonotic bacteria and parasites found in raw meat-based diets for cats and dogs”, Freek P J van Bree et al., Veterinary Record, 2018.
-“Mangiare crudo: nuova cultura o incultura?” di Giovanni Ballarini, Gergofili INFO, 24 gennaio 2018.

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