Cimice dei letti
La cimice dei letti (Cimex lectularius) é l’insetto più noto della famiglia degli Eterotteri (Heteroptera). Probabilmente di origine asiatica, è oggi diffusa in tutto il mondo al seguito dell’uomo, il cui sangue costituisce il suo quasi esclusivo nutrimento.
Divenuta piuttosto rara dopo gli anni ’50, è recentemente ricomparsa anche in nazioni con un elevato livello di industrializzazione. Il ritorno della cimice dei letti è dovuto a un aumento dei viaggi internazionali, alla comparsa di resistenza agli insetticidi e alle loro modalità d’impiego. Il suo ritorno ha preso alla sprovvista i disinfestatori, gli albergatori e le nuove generazioni che non sanno più riconoscere e combattere questo fastidioso insetto.
Un po’ di storia
La cimice dei letti è probabilmente diventata un parassita inizialmente dei pipistrelli, abbondanti nelle caverne ove risiedeva l’uomo primitivo. Tale contiguità gli ha permesso poi di adattarsi con successo alla specie umana e di seguirla anche durante il processo di civilizzazione, diffondendosi in tutto il mondo.
La sua presenza era ben nota anche agli antichi greci, che la chiamavano Koris, e ai romani alla quale hanno dato il nome ancora in uso di Cimex. Infestazioni massicce vengono riportate durante gli ultimi conflitti mondiali, legate sempre alle scarse condizioni igieniche.
In seguito, grazie alla disponibilità di efficaci insetticidi, come per esempio il DDT, e grazie al progressivo miglioramento delle condizioni igieniche e strutturali degli edifici, la presenza dell’insetto si è ridotta drasticamente con il passare del tempo.
Cimice dei letti: scheda tecnica
Classificazione Phylum: Arthropoda Classe: Insecta Ordine: Rhynchota Famiglia: Cimicidae | |
Descrizione Le cimici dei letti (nome scientifico Cimex lectularius; in inglese bed bug) sono degli insetti di colore rosso mattone scuro lunghi circa 5-8 mm. Hanno il corpo dalla forma ovale, appiattito dorso-ventralmente e antenne composte da 4 segmenti. La testa è piccola, con occhi composti piccoli e sporgenti. Il rostro (apparato pungitore-succhiatore) a riposo è ripiegato in posizione ventrale in un’apposita scanalatura. Il torace è piccolo e porta gli abbozzi alari non funzionali ma ridotti a piccole squame. Le zampe hanno media lunghezza e sono munite di tarsi a tre articoli.Distribuzione Cosmopolita |
Biologia ed ecologia
La cimice dei letti non vola, né può saltare, ma si muove piuttosto rapidamente. Dopo aver compiuto il pasto di sangue (adulto “ingorgato”) la sua forma diventa più allungata.
Per compiere il ciclo vitale (vedi Fig.1 di S. Charlesworth, Purdue University, basata in parte su Usinger, R. L. 1966, Monograph of the Cimicidae) ha bisogno di una temperatura piuttosto elevata e perciò si insedia nelle stanze che durante l’inverno vengono riscaldate e nei luoghi più tiepidi della casa. E’ tuttavia capace di resistere a temperature basse ma sospendendo l’attività fino al ritorno delle condizioni ottimali.
Si nutre durante la notte o al buio. Ogni pasto dura in genere 3-10 minuti. Se riesce a “ingorgarsi”, torna a compiere un nuovo pasto dopo una settimana. Tuttavia, può rimanere a digiuno per mesi e mesi, anche per oltre un anno. Se la temperatura è stabile, si riproduce in qualsiasi epoca e può compiere fino a tre generazioni l’anno.
Le cimici depongono le uova negli stessi ambienti in cui si rifugiano nelle ore di riposo. Le uova sono di colore grigio perlaceo, lunghe poco più di 1 mm e larghe mezzo, subellitiche, munite di un piccolo opercolo al polo anteriore (fig. 2 IZSVe).
Ogni femmina depone da 200 a 300 uova. L’incubazione e la durata del periodo preimmaginale (stadi giovanili) dipendono prevalentemente dalle condizioni ambientali e, in particolare, dalle condizioni termiche. A una temperatura di circa 25°C, dopo 8 giorni le uova si schiudono, ma sono poi necessarie 11 settimane prima che le neonate, dopo aver compiuto 5 mute, giungano allo stadio adulto. É necessario, inoltre, che per ogni stadio vitale le forme giovanili assumano una certa quantità di sangue. Se il cibo è scarso i tempi di sviluppo si allungano notevolmente.
In condizioni ottimali di ambiente e di nutrizione, le cimici impiegano soltanto 7 settimane per diventare adulti. Anche le temperature troppo elevate non sono tollerate: in pochi giorni a 50° C, tutti gli individui giovani e adulti muoiono. Se le cimici hanno a disposizione abbondante nutrimento possono raggiungere in breve tempo densità preoccupanti (vedi grafico sottostante).
Importanza sanitaria
Sebbene in varie occasioni le cimici siano state trovate naturalmente infette da parassiti o altri patogeni, giocano un ruolo secondario, se non addirittura nullo, nella trasmissione di malattie all’uomo; infatti, non è mai stata dimostrata la replicazione di agenti patogeni in Cimex lectularius né la presenza di cariche infettanti sufficienti a trasmettere malattie all’uomo.
Gli effetti patogeni derivati dalla puntura delle cimici dei letti sono dovuti principalmente a una stimolazione del sistema immunitario che causa fenomeni allergici (edema ed eritema locale pruriginoso) conseguenti all’inoculazione di un anticoagulante contenuto nella saliva dell’insetto. In alcuni soggetti l’infiammazione locale è notevole, in altri praticamente assente; una reazione più severa può anche essere causata da una precedente sensibilizzazione alla puntura della cimice. L’atto del grattarsi può causare infezioni batteriche secondarie nella zona della puntura. Pesanti infestazioni possono causare disturbi solo in soggetti ipersensibili. Non c’è mai stata nessuna associazione tra punture da cimici dei letti e anemia cronica. Infestazioni massive e ripetute possono invece causare stress psicologici.
Controllo dell’infestazione nelle abitazioni private
Il primo segnale della presenza delle cimici dei letti è la comparsa delle papule pruriginose dovute alla loro puntura. Quando riusciamo a vederle vuol dire che l’infestazione ha raggiunto ormai elevati livelli numerici di esemplari. Se il medico ha già concluso che l’origine delle papule non è di natura allergica, alimentare o altro, si può pensare che la causa sia da attribuire a qualche insetto. A questo punto bisogna iniziare un’ispezione mirata per trovare il responsabile delle punture.
L’ispezione deve essere condotta con precise modalità e in specifici luoghi; per questo motivo si consiglia di affidarne il compito a una ditta di disinfestazione che abbia esperienza nella gestione di questo insetto.
Comunque, se vogliamo condurre un’indagine personalmente bisogna innanzitutto ispezionare la stanza da letto perché è questo il luogo maggiormente, se non esclusivamente, infestato. Al momento dell’ispezione bisogna isolare la stanza ed evitare di portare oggetti fuori dalla camera. La prima cosa da fare è ispezionare il letto in tutte le sue parti: controllare tra la biancheria, nel materasso e la struttura del letto. Deve essere esaminato approfonditamente il materasso; controllare il coprimaterasso, tra le pieghe, giunture, cerniere e anche all’interno del materasso. Qui si dovrebbero trovare gli adulti (che fuggiranno vedendo la luce), larve e uova. Altro segno della loro presenza è il ritrovamento di piccole macchie scure di sangue digerito. Anche nella struttura del letto possono nascondersi le cimici dei letti, soprattutto in quelli fatti di metallo, cavi all’interno e/o con le ruote. Altri siti spesso infestati sono le valige (le cimici possono essere entrate nel bagaglio durante la frequentazione di un’altra struttura, come alberghi o treni), mobili usati acquistati di recente, materassi prestati e usati da altri o altri oggetti come biancheria usata, sacchi a pelo, ecc.
Eliminare l’insetto non è semplice e per questo si consiglia, ancora una volta, di far svolgere l’operazione agli esperti del settore. Possiamo però contribuire alla riduzione del loro numero con mezzi fisici. Per esempio, tutta la biancheria deve essere lavata ad alte temperature (più di 55°C). È consigliabile eliminare il materasso, ma prima bisogna chiuderlo ermeticamente in un sacco e farlo trattare con insetticida per evitare la diffusione dell’insetto con lo smaltimento del materasso stesso. Si possono trattare anche alcune strutture con macchine a vapore, come infissi, battiscopa, moquette, armadi. Alcuni piccoli oggetti possono anche essere messi in freezer per alcune ore.
Controllo dell’infestazione nelle strutture alberghiere
Le norme per l’ispezione della stanza nelle strutture alberghiere alla ricerca delle cimici dei letti o dei loro segni sono sostanzialmente le stesse descritte per il controllo dell’infestazione nelle abitazioni private. Tuttavia, si deve porre una maggior attenzione alle norme che evitino il diffondersi degli insetti alle altre stanze.
Bisogna perciò evitare di portare fuori dalla camera oggetti potenzialmente infestati: la biancheria deve essere chiusa in sacchi prima di essere portata in lavanderia e i carrelli solitamente usati per raccogliere quella sporca non devono essere introdotti nella stanza, così come altri oggetti che poi vengono usati altrove (es. scope, stracci, ecc.).
Il controllo dell’infestazione deve in questo caso essere affidato esclusivamente a una ditta specializzata.
È consigliabile effettuare i trattamenti anche nelle stanze attigue e, in caso d’infestazioni massicce, a tutto il piano. Se l’insetto è diffuso in molte stanze è raccomandabile trattare tutta la struttura. Poiché quest’ultima eventualità comporta la chiusura dell’attività per un periodo di almeno 15 giorni, è bene agire tempestivamente per ridurre al minimo il danno economico e d’immagine.