Fibromialgia

La Regione Piemonte ha lanciato una campagna di comunicazione per sensibilizzare su questa malattia reumatica, ancora poco conosciuta.

In Italia sono circa 2 milioni le persone che convivono con la fibromialgia, soprattutto donne in età fertile e lavorativa, con un’incidenza fra il 2% e il 4% della popolazione.

La fibromialgia: una patologia complessa

La fibromialgia costituisce una patologia complessa e ancora controversa, caratterizzata da un quadro clinico multiforme.

I sintomi variano sia per tipologia sia per gravità nel corso del tempo e spesso si sovrappongono con altre sindromi. La diagnosi è esclusivamente clinica, con esami di laboratorio e strumentali utili a escludere patologie dai sintomi simili. Tuttavia, non esiste ancora un consenso unanime sui criteri diagnostici e sull’approccio terapeutico, il che porta a un ritardo medio di oltre due anni per la diagnosi, dopo almeno tre differenti visite specialistiche e numerosi esami.

Le cause esatte della fibromialgia non sono note, ma si ipotizza l’intervento di fattori genetici, infettivi, ormonali e traumi fisici o psicologici. Tra i principali fattori di rischio si annoverano il genere femminile, la familiarità con la malattia, disturbi del sonno, storia  di depressione o ansia, sedentarietà e condizioni infiammatorie preesistenti.

I sintomi più comuni includono dolore cronico diffuso, affaticamento, disturbi del sonno e difficoltà cognitive. Il dolore, spesso intenso, peggiora con la stanchezza e lo sforzo, e può manifestarsi con rigidità muscolare e ipersensibilità alla pressione in specifiche aree corporee. La fibromialgia può inoltre associarsi a sintomi sistemici, tra cui disturbi gastrointestinali e alterazioni della sensibilità.

La Regione Piemonte sta facendo passi importanti con un nuovo PSDTA, Percorso di Salute Diagnostico Terapeutico Assistenziale per la fibromialgia al fine di guidare chi affronta ogni giorno questa patologia.

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