La ricerca HBSC (Health Behaviour in School-Aged Children – Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare), è uno studio internazionale svolto ogni 4 anni in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, con lo scopo di descrivere e comprendere fenomeni e comportamenti correlati con la salute nella popolazione pre-adolescente. A questa indagine l’Italia ha partecipato a livello nazionale per la prima volta nel 2001-2002 e successivamente nel 2006, nel 2010 ed infine nel 2013/14. Tutte queste indagini hanno permesso di pubblicare i relativi Report nazionali.
La raccolta del 2013-2014 ha permesso di ottenere anche il Report 2014 Regione Piemonte. L’indagine è stata condotta nell’ambito del programma del Ministero della Salute “Guadagnare Salute”, ed ha coinvolto circa 50.000 ragazzi di 11, 13 e 15 anni delle scuole medie inferiori e superiori.
L’obiettivo principale del progetto è di servire come strumento di monitoraggio, ma anche come strumento per aumentare la comprensione di quei fattori e di quei processi che possono determinare degli effetti sulla salute degli adolescenti. Tali obiettivi vengono perseguiti attraverso la raccolta di dati sulla salute, sui comportamenti ad essa correlati e sui loro determinanti, tra i ragazzi di 11, 13 e 15 anni, attraverso un disegno di osservazione trasversale, con ripetizione ogni quattro anni, al fine di simulare uno studio longitudinale.
Lo strumento utilizzato per la raccolta delle informazioni è un questionario elaborato da un’équipe multidisciplinare e internazionale, redatto in inglese e tradotto nelle diverse lingue dei Paesi partecipanti.
Il questionario comprende sei sezioni riguardanti:
– dati anagrafici (età, sesso, struttura famigliare);
– classe sociale (occupazione e livello di istruzione dei genitori);
– indicatori di benessere percepito (stato di salute e di benessere);
– autostima (valutazione del proprio aspetto fisico e del grado di accettazione);
– rete di sostegno socio-affettivo (rapporto con i genitori, i coetanei, l’ambiente scolastico);
– comportamenti collegati alla salute (attività fisica e tempo libero, abitudini alimentari e
igiene orale, alcool e fumo).
Ai quindicenni viene inoltre somministrato un questionario contenente domande relative all’uso di sostanze stupefacenti e al comportamento sessuale.
I questionari, auto-compilati ed anonimi, sono stati somministrati nelle scuole con il sostegno degli insegnanti, che ricevono informazioni opportune sulle procedure da seguire.
L’indagine del 2013/14 ha permesso di ottenere informazioni con una significatività nazionale e regionale: sono stati infatti pubblicati sia il Report HBSG 2014 Italia sia il Report HBSC 2014 Regione Piemonte che sono reperibili e scaricabili cliccando sugli allegati sottostanti o direttamente dal sito HBSC Italia all’indirizzo: www.hbsc.unito.it/
Sul capitolo “Abitudini alimentari e stato nutrizionale”, lo studio HBSC ha permesso di ottenere informazioni sulla colazione dei ragazzi/e e sul consumo di alimenti raccomandati, quali frutta e verdura o sconsigliati, quali dolci e bevande zuccherate.
La colazione
È utile ricordare che la colazione rappresenta un pasto estremamente importante per
l’equilibrio fisiologico ma anche psicologico soprattutto nell’infanzia e nell’adolescenza. Saltare
questo pasto influenza le capacità di concentrazione e di apprendimento, oltre a favorire il
consumo disordinato di snack e “cibi spazzatura” (junk food) (Hoyland, 2009; Kant, 2008).
L’indagine evidenzia come più della metà dei ragazzi dichiara di fare colazione tutti i giorni di scuola (61.3%), ma il consumo quotidiano diminuisce al crescere dell’età (dal 35% degli undicenni, al 39% dei tredicenni al 54% dei quindicenni). Comunque rilevante la percentuale di quanti non fanno mai colazione, circa un quarto del totale (23,0%), in aumento con l’età (dal 16,7% degli undicenni al 30,7% dei quindicenni).
Lo spuntino fra i pasti
Nella corretta suddivisione dei pasti rientra anche l’abitudine a fare piccoli spuntini tra un pasto e l’altro. Uno spuntino adeguato dovrebbe avere un apporto calorico limitato.
Quasi la metà dei ragazzi (41,9%) consuma lo spuntino sia a metà mattina sia a metà pomeriggio, con frequenze maggiori fra i ragazzi più grandi (48,1% dei quindicenni contro il 39,9% degli undicenni).
Consumo di frutta e verdura
La rilevazione del consumo di frutta e verdura è importante per meglio connotare lo stile
alimentare. Frutta, verdura e ortaggi garantiscono l’apporto di acqua, fibre, vitamine e sali minerali, importanti per una sana alimentazione (Pearson, 2009; Mainvil, 2009).
A tale riguardo ci sembra opportuno ricordare che le linee guida nazionali e internazionali
raccomandano il consumo di 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura (INRAN, 2003; WHO
Technical Report Series; 2003).
Il consumo di frutta è costante nelle fasce d’età. Coloro che ne consumano meno di una volta a settimana o mai sono meno del 10% (“mai” circa 3%).
Abbiamo poi il 21,5% dei ragazzi che mangia frutta una volta al giorno tutti i giorni, contribuendo a quel 40% circa che ne consuma una o più volte al giorno. Le femmine mostrano più frequentemente un consumo regolare, anche più volte al giorno.
Anche il consumo di verdura risulta molto basso: il 19.9% dei ragazzi la consuma una volta al giorno e solo il 18.1% la consuma più di una volta al giorno; non la consuma mai il 4.8%. Le differenze tra maschi e femmine sono più accentuate relativamente al consumo
quotidiano e ancora più fra chi consuma la verdura più volte al giorno, con una differenza di circa 10 punti percentuali a favore delle femmine.
Consumo di dolci e bevande gassate
L’assunzione di grassi e zuccheri in eccesso è un’abitudine sempre più diffusa, in buona parte dovuta al consumo di prodotti dell’industria alimentare che contengono quantità notevoli di tali nutrienti (Malik, 2010; Vartanian, 2007).
Lo studio evidenzia come più di un quarto dei ragazzi (27,3%) consuma quotidianamente dolci e in generale tale abitudine aumenta al crescere dell’età.
Per quanto riguarda le bevande zuccherate (coca cola e simili), circa il 15% dei ragazzi /e dichiara di consumarne quotidianamente senza differenze sostanziali per età.
Stato nutrizionale
È stato chiesto ai ragazzi di dichiarare il proprio peso e altezza, così da poter calcolare l’Indice di Massa Corporea (IMC = kg/m2) e classificare i ragazzi in sottopeso, normopeso, sovrappeso e obesi. Tale classificazione è stata operata secondo le tavole di Cole (Cole, 2000 e 2007) in modo separato per età e sesso.
Per quanto riguarda l’indice di massa corporea, la percentuale di sovrappeso ed obesi,
calcolata sulle dichiarazioni di altezza e peso dei ragazzi, si situa intorno al 14%, con percentuali che decrescono al crescere dell’età (8% i quindicenni, 16% i tredicenni e 17% gli undicenni).
Per questi ultimi si tratta di percentuali di molto inferiori a quelle rilevate nell’indagine del 2008, in cui gli undicenni sovrappeso/ obesi erano il 23% secondo peso e altezza dichiarati e il 30% secondo peso e altezza misurati.
A queste considerazioni derivate dall’IMC si possono affiancare i dati dell’autopercezione dei ragazzi/e. L’andamento della percezione di essere grassi ha un andamento altalenante, dovuto principalmente alla diversa percezione di maschi e femmine. Nonostante la percentuale di sovrappeso/ obesi sia inferiore fra le femmine rispetto ai maschi in tutte le fasce d’età, per le femmine la percezione di essere grasse ha un andamento inverso rispetto all’IMC: si sentono più frequentemente grasse le quindicenni rispetto alle più giovani, mentre per i maschi la percezione corporea è coerente con l’andamento dell’IMC.
Situazione simile per quanto riguarda le percentuali di quanti dichiarano di essere a dieta o di non esserlo pur dovendo perdere qualche chilo: la somma delle due categorie dà il 41% di undicenni, il 45% di tredicenni e il 43% di quindicenni. Tuttavia, stratificando i dati per genere, si nota che la percentuale diminuisce con l’età nei maschi coerentemente all’andamento dell’IMC e alla percezione di essere grassi, mentre aumenta nelle femmine, in modo coerente con la percezione corporea, ma incoerente con l’andamento dell’IMC. Volendo interpretare i dati, si potrebbe pensare che nelle femmine aumenti l’insoddisfazione corporea, indipendentemente dalla reale condizione di peso e altezza.
Igiene orale
Per quanto riguarda l’igiene orale, il 95% dei ragazzi dichiara di lavarsi i denti almeno una volta al giorno, costituendo uno dei dati più rassicuranti dell’intera indagine.